Come rilevare e migliorare la qualità dell’aria in casa

Come rilevare e migliorare la qualità dell’aria in casa

La qualità dell’aria nelle città italiane è tra le peggiori in Europa. Nonostante i vari accorgimenti che hanno determinato un calo delle emissioni inquinanti, le concentrazioni di agenti pericolosi per la nostra salute rimangono ancora tali da essere al di sopra dei parametri ritenuti sicuri dal World Health Organization, l’Organizzazione mondiale della sanità.

Quello che più spaventa è che la situazione all’interno delle nostre abitazioni è peggiore che all’esterno. In questo articolo del Corriere della Sera sulla qualità dell’aria, vengono analizzati i fattori che mettono più a rischio la qualità dell’aria tra le mura domestiche rispetto a quella che respiriamo all’esterno.

Detersivi, acari, fumo di sigarette, sostanze rilasciate dall’utilizzo di detersivi, fumi emessi dalla cottura dei cibi, sono solo alcuni dei fattori che possono generare allergie e infiammazioni respiratorie all’interno della nostra abitazione.

In casa siamo circondati da tantissime sostanze invisibili pericolose per la nostra salute che incidono negativamente sulla nostra qualità della vita. Respirare aira pulita è fondamentale per vivere in salute, dormire bene e allontanare lo stress. Ma come possiamo calcolare e migliorare la qualità dell’aria all’interno della nostra abitazione?

Calcolare la qualità dell’aria in casa

Tra casa e lavoro, si calcola che passiamo più dell’80% del nostro tempo al chiuso. Facciamo bene ad allarmarci per lo smog e le polveri sottili che respiriamo in città, ma commettiamo l’errore di sentirci al sicuro tra le mura domestiche o all’interno del nostro ufficio.

In un ambiente indoor, i parametri presi in considerazione per determinare la qualità dell’aria sono: percentuale di umidità, livello di ventilazione e la concentrazione di anidride carbonica e composti organici volatili (VOC).

Per misurare la qualità dell’aria all’interno delle nostre case, è possibile acquistare appositi sensori o rilevatori, in commercio ce ne sono di tutti i tipi e con diverse caratteristiche, da quello che si limita a misurare la quantità di anidride carbonica, fino a quelli più sofisticati, in grado di rilevare la presenza solventi, pollini e polveri sottili.

Oltre alla presenza di agenti inquinati, per monitorare la qualità dell’aria che respiriamo è fondamentale tenere controllata la percentuale di umidità, questa non dovrebbe superare il 40/60 %, in quanto aiuterebbe il prolificare di muffe e batteri dannose per il nostro organismo, portando ad allergie, crisi respiratorie e varie patologie.

Come migliorare la qualità dell’aria in casa

Per creare un’ambiente più salubre nella nostra casa possiamo avvelarci dell’utilizzo di un condizionatore. Questi apparecchi possono aiutarci concretamente a migliorare la qualità dell’aria, non solo attraverso il riciclo dell’aria filtrando tutte le particelle dannose, ma quelli di nuova generazione presentano caratteristiche in grado di eliminare batteri e virus grazie ad una tecnologia che sfrutta un campo elettrico ed una serie di scariche elettriche attraverso cui passa l’aria immessa in ambiente. Inoltre con la funzione di deumidificazione è possibile controllare la percentuale di umidità negli ambienti. Ecco perché è consigliato l’utilizzo dei condizionatori per scaldare la casa anche in inverno, non solo per una questione di risparmio energetico, ma anche per una migliore qualità dell’aria.

Attenzione però, perché proprio dal condizionatore può arrivare uno dei maggiori pericoli, stiamo parlando della legionella, che può arrivare dagli impianti di climatizzazione trascurati, i filtri se non puliti con una certa frequenza, possono trasformarsi in ricettacoli per batteri che poi verranno immessi all’interno delle nostre stanze.

Inoltre, per migliorare la qualità dell’aria ci sono piccoli accorgimenti che possiamo adottare, ad esempio:

  • Evitare di fare accumulare la polvere
  • Arieggiare spesso le stanze
  • Evitare di fumare in casa
  • Preferire detergenti naturali o limitarne l’utilizzo
  • Tenere monitorata la percentuale di umidità
  • Cambiare con frequenza il filtro della cappa
  • Pulire il filtro del condizionatore.

Con questi piccoli accorgimenti sarà possibile migliore la qualità della nostra vita, soprattutto nei mesi invernali quando il riciclo dell’aria è meno frequente a causa delle basse temperature esterne.