Come diventare zoologo
Amare gli animali e avere un animale domestico è una cosa. Quando però la passione va ben oltre l’interesse personale o il piacere di avere un amico a quattro zampe per casa, si può valutare l’idea di farla diventare una vera e propria professione.
Magari proprio quella di zoologo, che, come per definizione dalla Treccani, è lo studioso della zoologia.
Ma come si fa ad avere questo titolo? Quale percorso bisogna fare e quali sono gli sbocchi professionali? Può apparire complicato, perché è una carriera di cui si sente parlare poco. Con impegno, determinazione e i giusti suggerimenti, però, tutto è possibile.
La carriera universitaria
Lo zoologo è una di quelle professioni che non è regolamentata; in sostanza, significa che non c’è un albo ufficiale degli zoologi cui accedere dopo un esame di stato. In questo senso, teoricamente non è strettamente necessario avere una Laurea per fare questa professione, ma è caldamente consigliato. Sebbene l’esperienza sul campo sia sempre determinante per crearsi la propria professionalità, e anche per portare il proprio contributo, la preparazione accademica è praticamente imprescindibile.
Si possono scegliere corsi di laurea strettamente correlati con la zoologia, come Scienze Zootecniche o Biologia dell’ambiente e del comportamento, oppure facoltà con preparazione un po’ più ad ampio raggio, come Scienze naturali o Agraria.
La zoologia è un settore davvero molto ampio, che può occuparsi delle mandrie negli alpeggi sulle alpi fino ai progetti di conservazione ambientale in Sud America o nel Sud est asiatico. Quale percorso intraprendere dipende dagli interessi e dalle competenze personali.
La specializzazione
Come detto, zoologia è un parola che comprende diverse discipline. E’ difficile che una persona faccia come lavoro lo zoologo tout court, ma più comunemente è specializza in una branca ben definita, sulla base del gruppo di animale cui decide di dedicarsi. Le specializzazioni maggiormente scelte sono:
- Ittiologo, esperto di pesci e animali
marini - Ornitologo, esperto di uccelli
- Entomologo, esperto di insetti
- Erpetologo, esperto di rettili e anfibi
Accanto a questi ci sono figure che intraprendono un percorso più accademico, come il paleozoologo, che studia i resti fossili, e il teriologo, che studia la biologia dei mammiferi.
In base alla specializzazione, quindi, si cercherà poi uno sbocco professionale e una carriera. Qualsiasi sia la specializzazione scelta, durante e subito dopo il percorso di studi conviene, come suggerito dall’associazione Keep the Planet, effettuare esperienze di volontariato ambientale per inserirsi nel settore lavorativo.
Zoo e bioparchi
Il classico zoo, con gli animali in gabbia, ormai non esiste più da tempo… fortunatamente! E’ stata proprio la crescente sensibilità sulle condizioni di vita degli animali e far sparire gli zoo vecchio stampo, per far nascere parchi faunistici e bioparchi. In questi luoghi per gli animali, che comunque continuano a vivere in cattività, si cerca di costruire ambienti che riproducano l’habitat naturale.
La presenza di uno zoologo è importante fin dalla progettazione del parco stesso, e poi per la supervisione delle condizioni di vita degli animali ospiti.
Tra gli esempi degno di nota il bioparco di Roma, il più antico di Italia, che ospita 1144 esemplari, anche esotici; oppure l’acquario di Genova, il più grande a livello europeo, dove lavorano a stresso contatto ittiologi, erpetologi e
ornitologi.
Zoo Safari all’estero
Anche alcune struttura in Italia assumono il nome di zoo safari: in sintesi si tratta di aree in cui gli animali vivono liberi in ampi spazi circondati da barriere poco visibili (ma sempre sicure), e i visitatori possono ammirare gli esemplari da vicino percorrendo
Però è in Africa che lo zoo safari assume un aspetto davvero reale e affascinante. Qui si possono ammirare gli animali nel loro reale ambiente naturale, muovendosi all’alba o al tramonto, andando alla scoperta di giraffe, leoni o elefanti che si muovo per bere e cercare cibo. Ogni tour è guidato da esperti zoologi, spesso autoctoni; però è possibile diventare una guida in lingua italiana, e magari partire da qui insieme al gruppo che poi si scorterà durante il viaggio. Per questa opportunità, è indispensabile parlare almeno l’inglese in modo fluente, e meglio ancora conoscere una seconda lingua.
Enti non governativi di protezione ambientale
Un’altra opzione è quella di lavorare presso associazioni o enti che si occupa di salvaguardia del pianeta e nella conservazione ambientale. Questa è anche un’ottima opportunità per fare le prime esperienze sul campo, magari ancora prima di finire gli studi, iscrivendosi come volontario. Si avrà la possibilità di lavorare all’estero, seguire un progetto preciso su certe specie animali e migliorare la conoscenza della lingua straniera nel settore di propria competenza.
Uno dei compiti dello zoologo, inoltre, è il censimento degli esemplari, indispensabile nel caso di specie protette o a rischio estinzione. Il censimento è una operazione complessa, che non si limita a contare gli esemplari presenti in un ambiente naturale (che già di per sé non è compito facile), ma valuta l’andamento del gruppo nel tempo in termini numerici e riproduttivi. E’ quindi un lavoro a lungo termine, che richiede un team preparato e con obiettivi ben definiti.
Fattorie e aziende agricole
Non c’è bisogno però di viaggiare per il mondo per svolgere la professione di zoologo. Anzi, non sempre ci si pensa, ma anche i primi zoologi erano proprio i “contadini”: non avevano una preparazione accademica, ma conoscevano perfettamente le necessità di greggi e mandrie. Oggi che anche le fattorie hanno un aspetto ben diverso, uno zoologo preparato ha molte occasioni di occupazione nel settore agrario.
Lo zoologo si occupa delle condizioni e della qualità della vita degli animali, non solo per mantenerli in salute ma perché vivano in un ambiente il più possibile naturale e rispettoso delle loro necessità.
Settore didattico – scolastico
Magari nel programma scolastico di base la zoologia non è – purtroppo – particolarmente presente, ma il ruolo di uno zoologo in campo didattico può essere davvero impattante. L’offerta didattica di parchi e fattorie, ma anche progetti ad hoc organizzati da enti pubblici, devono necessariamente partire dalle competenze specifiche che solo uno zoologo può avere. Tutte le attività dedicate a bambini e ragazzi di Acquari, zoo e parchi naturali non possono essere improvvisati: devono infatti
tradurre in linguaggio colloquiale e semplice concetti di tipico scientifico.
Formare le nuove generazioni alla conoscenza dei cicli naturali di vita e all’attenzione per gli animali è indispensabile, in una società che sempre più sta prendendo coscienza dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente naturale.