Pubblicità online: come è cambiata negli ultimi anni

Pubblicità online: come è cambiata negli ultimi anni

Agli arbori del terzo millennio, pensare di elaborare una strategia di marketing aziendale senza prendere in considerazione il web è un grave errore. La domanda da porsi, quindi, non è se investire o meno nel marketing digitale; il dubbio, casomai, riguarda le modalità con cui fare pubblicità online: investire di più sui social network, puntare sulla visibilità grazie ai motori di ricerca, fare campagne Google AdWords o adottare altre soluzioni?

A parlarci dell’evoluzione della pubblicità sul web in questo articolo è Leonardo Guerrini, consulente SEO e di web marketing fin dai primi anni 2000.

La pubblicità online alla fine degli anni ‘90

Se è vero che le evoluzioni del marketing sono per loro stessa natura veloci, con l’avvento del web si può parlare di vere e proprie rivoluzioni avvenute nel giro di pochissimi anni. Il motivo è dovuto essenzialmente ai nuovi strumenti di promozione online che sono sorti nel tempo, in particolare i social network.

Chi ha iniziato a lavorare nel web marketing già alla fine degli anni ’90 sa che il modo in cui si otteneva visibilità consisteva, in fin dei conti, nell’essere primi sui motori di ricerca come Google. Gli esperti SEO, cioè coloro che per mestiere posizionano siti web per determinate parole chiave, avevano vita facile sostanzialmente per due ragioni: la prima era che c’erano molti meno siti di adesso, per cui essere al primo posto di Google era un’impresa alla portata di tutti. Il secondo riguardava la natura stessa di Google, certamente meno intelligente di oggi e quindi più facilmente “aggirabile” con tecniche SEO al limite della regolarità.

Contemporaneamente, visto che Google era l’unico spazio disponibile in cui essere visibile, l’altro sistema utile era quello di fare delle campagne Google ADS (un tempo si chiamava Google AdWords) per ottenere la prima posizione nei risultati di ricerca senza investire sulla SEO.

L’arrivo dei social network e la promozione online

Un grande scossone al modo di fare pubblicità online lo ha dato l’avvento dei social network. Era il 2008 quando Facebook rilasciò la versione italiana e, in un crescendo inaspettato quanto repentino, nel giro di pochi mesi milioni di italiani crearono un account per esserci. Laddove la maggior parte delle persone sfruttarono la creatura di Marc Zuckerberg per divertirsi e condividere momenti della propria vita quotidiana, gli addetti al marketing scorsero in questo nuovo fenomeno l’opportunità di promuovere aziende e servizi.

La promozione online e gli e-commerce

Per via della natura intrinseca del commercio elettronico, quello tra e-commerce e pubblicità online è un connubio imprescindibile per chiunque voglia vendere sul web sfruttando tutte le possibilità che offre la rete internet.

Ad esempio, è diventato necessario avvalersi di una consulenza Google ADS professionale, se si vogliono sfruttare tutti i possibili canali di promozione che offre questo motore di ricerca: dai classici annunci sui risultati di ricerca, a quelli di Google Shopping, per non parlare dei banner da mostrare sui siti che aderiscono alla Rete Display, fino alle promozioni che spuntano prima o durante la visione di un video su You Tube.

Sempre con riferimento agli e-commerce, a farla da padrone è Facebook spesso in concomitanza con Instagram, il quale permette di mostrarsi ai tanti potenziali clienti che popolano i social network per molte ore al giorno.

Qualche consiglio per fare della buona pubblicità online

Dopo questa breve ma completa panoramica sulla pubblicità online, ecco in conclusione dell’articolo alcuni consigli utili per sfruttare al meglio il web, soprattutto quando non si dispone di grandi budget e si vogliono ottimizzare le risorse.

Il primo consiglio, specialmente se si è alle prime armi, consiste nell’affidarsi a un consulente di web marketing, possibilmente con un lungo background alle spalle.

Conseguente al primo consiglio c’è il secondo, vale a dire analizzare in maniera dettagliata il processo di acquisto del servizio/prodotto in questione. La differenza si può scorgere con un semplice esempio, che mette a confronto un e-commerce che vende prodotti alimentari con un sito di consulenze aziendali.

Nel primo caso, il processo di acquisto di un bene dal valore di poche decine di euro potrebbe concludersi in pochi minuti: dopo che il potenziale cliente ha scoperto l’e-commerce in questione, è assai probabile che decida di acquistare un barattolo di confettura biologica, se lo desidera e ritiene che il costo sia per lui abbordabile.

Diverso, invece, è il discorso di un professionista che ha deciso di sfruttare il web per intercettare i suoi potenziali clienti. In questo secondo caso, specialmente se si propongono delle consulenze aziendali del costo di migliaia di euro, il processo di acquisto sarà assai più lungo poiché in gioco ci sono molti soldi da investire.

L’ultimo consiglio è quello di considerare un tempo ragionevolmente sufficiente per valutare se una strategia di web marketing sia davvero efficace. Sebbene viviamo in un’era nella quale si pretende tutto e subito, anche nella pubblicità dove imperano “guru” che promettono risultati straordinari in poco tempo, è necessario continuare a testare le azioni di marketing aziendali intraprese anche se i primi risultati stentano ad arrivare.