I nostri piccoli hanno disturbi gastrici?

I nostri piccoli hanno disturbi gastrici?

Ecco alcuni consigli per l’infanzia

Quando i nostri piccoli non si sentono bene e hanno qualche piccolo problema, i genitori tendono a preoccuparsi particolarmente. Tranquilli: nausea e vomito in età pediatrica non devono spaventare, perché sono problemi diffusi e possono essere gestiti facilmente. Scopriamo insieme alcuni consigli per l’infanzia e rimedi pratici e alla portata di tutti.

Perché può insorgere il vomito nei bambini?

Episodi di nausea e vomito nei nostri bambini possono farci preoccupare e non è mai bello vedere i bimbi stare male. Come abbiamo anticipato, però, non dobbiamo allarmarci, poiché i piccoli sono pieni di risorse e alcuni accorgimenti pratici possono rivelarsi utili per gestire e contenere queste evenienze. Nel frattempo,  vediamo come nausea e vomito nei nostri piccoli possano dipendere da alcuni fattori:

  • Gastroenterite virale o influenza intestinale;
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali;
  • Intolleranze alimentari o stati allergici;
  • Qualche eccesso alimentare;
  • Chetosi o acetone;
  • Reflusso gastroesofageo (eh sì, anche i piccoli possono soffrirne);
  • Cinetosi o chinetosi (mal d’auto, mal d’aria, mal di mare);
  • Cause psicologiche(stress, timore, richiesta di attenzioni): questa situazione è piuttosto frequente durante l’infanzia e compare ad esempio la mattina prima di andare a scuola, prima di un compito in classe, in occasione della nascita di un fratellino o sorellina;

Tra queste cause, soffermiamoci su indigestione e acetone e scopriamo come gestire queste condizioni con alcuni consigli di salute.

Come affrontare l’indigestione nei bambini?

A chi non è capitato un episodio di indigestione? Sia gli adulti sia i bambini possono dover fronteggiare questa sgradevole circostanza. In particolare, ci occuperemo dell’indigestione nei bambini.

L’indigestione può dipendere da quantità e qualità del cibo mangiato. I bambini hanno un minore autocontrollo rispetto agli adulti, spesso non riescono a riconoscere e gestire il senso di sazietà, non sono in grado di moderarsi (soprattutto se ingolositi da cibi gustosi, come ad esempio pizzette, patatine, dolciumi).

Anche un’alimentazione disordinata può provocare una indigestione: troppi cibi grassi, fritti, alimenti ai quali i piccoli non sono abituati: ciò accade spesso in vacanza, quando la routine giornaliera subisce variazioni.

In queste occasioni, potrebbero manifestarsi questi sintomi:

  • Mal di stomaco e malessere
  • Diarrea, più o meno intensa;
  • Talvolta uno stato stato febbrile.

Tra i consigli per lo stile di vita regolare, se il bimbo ha il vomito, ma non è particolarmente sofferente, può alimentarsi e bere con regolarità, a piccoli sorsi: acqua naturale a temperatura ambiente, tè deteinato senza limone o camomilla tiepida, entrambi possibilmente poco zuccherati. Si possono dare cibi leggeri come ad esempio pane ben tostato, cracker, fette biscottate, riso, carne bianca, patate e carote bollite; anche banana schiacciata, mela grattugiata e crema di riso cotta possono essere alimenti validi.

Se il bambino mostra insofferenza, ecco cosa fare:

  • Quando si corica, far riposare il piccolo sul fianco sinistro, per alleggerire la pressione sullo stomaco.
  • Non forziamo il piccolo ad alimentarsi, perché probabilmente dopo il vomito sarà inappetente e il suo delicato stomaco sarà sottosopra. Diamo tempo al tempo, e prediligiamo alimenti secchi e leggeri.
  • Assumere vitamina B6 può essere utile, poiché contribuisce ad attenuare la sensazione di nausea.
  • Non alziamo la voce e non sgridiamo i piccoli. Non dobbiamo minimizzare la sofferenza del piccolo o arrabbiarci, ma rispettare e accogliere il suo disagio, cercando di non drammatizzare e mantenendo un clima di normalità.

Come affrontare e gestire l’acetone nei bambini?

Quando il metabolismo, per produrre energia, esaurisce tutte le riserve di zuccheri (glucosio) ecco che va a “rubare” il suo carburante naturale ai lipidi (grassi). Durante questo processo, si formano i corpi chetonici che emanano il loro inconfondibile odore, simile a quello della frutta troppo matura. Attenzione perché questo odore caratterizza l’alito dei bambini con l’acetone, e ne è la manifestazione tipica. Molto spesso, è l’unica condizione che si manifesta in presenza di acetone. Talvolta, invece, può comparire anche il vomito.

L’acetone o chetosi può svilupparsi in seguito a un episodio di febbre, un momento di particolare stress, o un digiuno prolungato. Infatti, per affrontare queste situazioni, l’organismo ha bisogno di molta energia, e spesso le fonti glucidiche a disposizione non sono sufficienti, ecco perché i grassi vengono utilizzati come fonte energetica “secondaria”.

Per ridurre la formazione di acetone e promuoverne lo smaltimento, è consigliabile una dieta momentanea a base di zuccheri e di acqua e priva di grassi. per contrastare l’acetone sono validi i succhi di frutta, un po’ di miele (attenzione a lavarsi bene i denti subito dopo!) mentre bere acqua a piccoli sorsi servirà a reidratare il bambino.

Per quanto riguarda l’alimentazione, meglio prediligere i carboidrati complessi, come la pasta o i cereali integrali, la cui digestione libera glucosio nell’intestino. Inoltre, è consigliabile ridurre fortemente i grassi animali, soprattutto latte intero, burro, formaggi, carni grasse (come ad esempio il grasso del prosciutto), altri insaccati, così come i cibi fritti.