Nomadi digitali: un posto per ogni stagione
I nomadi digitali sono persone follemente innamorate dei viaggi che decidono di slegarsi da orari, luoghi e convenzioni sociali verso l’eterna ricerca della libertà. Possiamo parlare di veri e propri appassionati che alla prima occasione fanno la valigia e partono verso nuove e altre destinazioni in Italia e nel Mondo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di persone giovani o meno giovani che hanno fatto una scelta lavorativa precisa, basata principalmente sulla voglia di sperimentare, desiderio di autonomia e che hanno fatto del loro tempo e delle proprie idee un’assoluta priorità. Sono individui che sfruttano la tecnologia e il web per portare a termine il loro lavoro, e conducono uno stile di vita nomade: che si tratti di lavorare da casa, piuttosto che in un paese straniero, ma anche da un luogo come la biblioteca o dalla spiaggia sotto al sole.
L’ufficio è ovunque
A stimolare lo sviluppo esponenziale di quello che è diventato un vero e proprio stile di vita, potrebbero essere state le limitazioni imposte a seguito della pandemia da Covid 19. L’emergenza ha sconvolto le vite di tutti ma ci ha anche permesso di fermarci a valutare l’importanza del tempo, degli affetti, della casa. In molti, dopo il periodo delle grandi chiusure, hanno rivisto le priorità e a volte anche il lavoro. Lo smart working ha insegnato ad ottimizzare il tempo (a danno forse della socialità) eh ha anche aperto la strada verso un lavoro pratico, flessibile, fuori dalle mura di un ufficio che spesso appaiono come delle vere e proprie prigioni specie per chi ama ed è abituato a viaggiare.
Vagabondi: l’appellativo che i nomadi digitali non meritano
Nell’immaginario collettivo il nomade digitale è colui che nella vita non fa nulla, un vagabondo che non ha né arte e né parte e non è disposto a fare alcun sacrificio. Tuttavia, ma non è esattamente così. Il nomade digitale è principalmente un freelance o un libero professionista, libero quindi da vincoli di orario, specializzato in un lavoro che nasce e muore con o nel web. Professioni come lo youtuber, l’influencer, il programmatore informatico, il web designer, l’esperto di web marketing, i consulenti SEO, ma anche il commercialista che lavora da casa, e coloro che svolgono un lavoro da remoto, rientrano nella categoria. L’elenco completo di tutte le professioni sarebbe troppo lungo da riportare integralmente ma possiamo sintetizzare dicendo che chiunque possa svolgere una professione avvalendosi solo di un pc e di una connessione è, di fatto, un nomade digitale.
Lavorare con vista fronte mare
Il nomade digitale può permettersi licenze che molti altri professionisti non possono assolutamente permettersi come, per esempio, lavorare nel cuore rigoglioso della campagna salentina, a bordo piscina in una villa di lusso, sul tavolo antico di una masseria storica, nel terrazzo fronte mare di una casetta finemente arredata o addirittura in spiaggia, sotto l’ombrellone, tra un bagno e l’altro. Una comodità che ripaga in termini generali e permette di affrontare la vita e il lavoro con una leggerezza e un benessere che trasforma il lavoro in piacere.
Riappropriarsi del tempo e dello spazio
Come anticipato, la condizione di professionista del web, ha molti vantaggi pratici ed uno esistenziale. Permette di risparmiare del tempo utile che è possibile dedicare ad altro. Riduce costi e spese di trasporto. Non costringe il lavoratore ad essere costretto in spazi angusti con persone che magari nemmeno sopporta. Vantaggi importanti che vanno un po’ a danno della socialità ma permettono di conoscere nuove realtà. Ci sono molte persone, per esempio, che decidono di abitare in Salento lavorando per aziende italiane o straniere.