Il laser, una novità terapeutica per risolvere il problema dei polipi nasali

Il laser, una novità terapeutica per risolvere il problema dei polipi nasali

Le persone che soffrono di polipi nasali sono davvero tante e tutte potranno gioire sapendo di poterli risolvere con un nuovo metodo non invasivo, sicuro ed efficacie, il laser.

Gli interventi di chirurgia laser sono sempre più diffusi e garantiscono ottimi risultati, con decorsi post operatori rapidi e indolori.
I polipi, definiti una patologia dell’apparato respiratorio, intaccano la mucosa del naso e dei seni paranasali e sono per lo più tumori di natura benigna, che tendono a generare recidive nel corso del tempo.

Perciò, liberarsi dai polipi nasali vuol dire ricominciare a respirare e non provare più quella fastidiosa sensazione di impedimento ogni volta che si tenta di inspirare attraverso il naso.

I soggetti predisposti alla formazione di polipi completano quasi sempre il proprio quadro clinico con altre problematiche respiratorie, come l’asma bronchiale, l’ipertrofia dei turbinati, la rinite allergica o la deviazione del setto.

Tutto sommato, se le mucose sono sempre irritate, non ci si deve stupire che dal loro tessuto infiammatorio si formino i polipi nasali.
La chirurgia laser interviene proprio su questo tessuto, che viene eliminato, o meglio vaporizzato, senza andare a compromettere altre parti.

L’operazione è piuttosto veloce e richiede solo un’anestesia locale.
Inoltre, non è necessario inserire i tamponi nasali, l’incubo di chiunque debba sottoporsi ad un intervento al naso.

La terapia farmacologica e la chirurgia tradizionale come risposta ai polipi nasali

Le terapie farmacologiche si sono dimostrate poco efficaci nell’affrontare il problema dei polipi nasali.
Per lo più, i farmaci impiegati sono antistaminici e cortisonici che, per produrre qualche beneficio, necessitano di una somministrazione lunga e continuativa.

Purtroppo, assumere per troppo tempo questo genere di farmaci, finisce per produrre diversi effetti collaterali, che non si possono ignorare.
Spesso, il rapporto tra i danni che si creano e i benefici che si ottengono, indica che non vale la pena di insistere con una terapia farmacologica.
Fin quando non è stata messa a punto la tecnologia laser, la chirurgia tradizionale è stata l’unica risposta valida per eliminare in modo radicale i polipi nasali.

Addirittura, fin troppo radicale.

L’etmoidectomia, e per saperne di più è possibile approfondire su questo sito, è in breve l’intervento specifico per il trattamento dei polipi, che agisce sull’osso etmoide rimuovendone la parte su cui si sono formati i polipi nasali.

L’etmoidectomia si può anche definire FESS, chirurgia endoscopica funzionale dei seni paranasali, e viene eseguita in anestesia generale, prevedendo un decorso post operatorio piuttosto impegnativo, con tanto di tamponi nasali.

D’altro canto, in mancanza di alternative ci si doveva adeguare a ciò che era disponibile.

Per fortuna, adesso si può scegliere tra la FESS e il laser.

Ma perché si formano i polipi nasali?

Il terreno di formazione dei polipi nasali è il tessuto infiammatorio ma per innescarne la genesi è necessario che intervengano anche altri fattori.
Esistono numerose ipotesi riguardo a questo argomento e ognuna chiama in causa un diverso aspetto.

Qualcuno sostiene che i polipi possano dipendere da una reazione autoimmune del soggetto, o che siano indotti da una risposta allergica a determinati farmaci, come alcuni antinfiammatori non steroidei o l’acido acetilsalicilico, ovvero l’aspirina.

Altri reputano che possa trattarsi di un malfunzionamento del sistema neurovegetativo, o addirittura, che siano collegabili ad un fattore ereditario.
Anche l’attacco di funghi e batteri viene preso in considerazione e, non da ultima, la natura allergica del soggetto stesso, che lo renderebbe più vulnerabile di altri.

L’esposizione a determinati prodotti industriali, come polvere di legno, cemento, vetro carta o gesso, è un’altra delle possibili cause della formazione di polipi nasali.

Insomma, le teorie sono davvero tante e ognuna contiene dei fondamenti concreti ma nessuna è completamente esaustiva e in grado di spiegare appieno le ragioni che portano alla formazione dei polipi nasali.

Consigli per non farsi confondere dai tanti sintomi dei polipi nasali

La diagnosi di uno specialista è fondamentale per avere consapevolezza del problema.
Così come ci preoccupiamo di avere una corretta igiene orale e mostrare un sorriso perfetto, anche ascoltarsi e individuare dai primi sintomi una particolare tipologia di malessere è molto importante

Infatti, i polipi nasali presentano molti sintomi e non è semplice darne la giusta interpretazione, se non si è medici.

I più frequenti sono la sinusite, il costante naso chiuso e il raffreddore, ma possono anche sopravvenire mal di testa, tosse, sanguinamento nasale e persino apnee notturne.

Magari diamo la colpa alla qualità dell’aria nella nostra casa, alla polvere ed altre cause più apparenti.

In realtà sarebbe meglio mettersi nelle mani di un bravo otorino che, una volta diagnosticato con sicurezza la presenza di polipi, potrà suggerire il da farsi.

Per diagnosticare i polipi nasali, come consiglia sul suo sito il dottor Valieri, specialista in otolinolaringoiatria, è consigliabile ricorrere ad una video endoscopia, con la quale si possono esplorare sia il naso che i seni paranasali, scoprendo dove si sono posizionati con esattezza.

Dopodiché, è necessario eseguire una citologia nasale e i test allergometrici, così da avere un quadro clinico esauriente prima di procedere con qualsiasi tipo di terapia.

Se la conclusione terapeutica sarà la rimozione chirurgica, si potrà valutare anche l’alternativa del laser, cercando uno specialista in polipectomia nasale laser.