XM24: intervista agli attivisti dello storico spazio sociale di Bologna a rischio sgombero
By Roberto Consiglio
On 30 giugno 2017 At 16:10
Category : Periferie al centro
Tags : Bologna, Bolognina, festa, intervista, quartiere, resistenza, sgombero, spazio sociale, XM24
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L’XM24 è uno dei più importanti spazi sociali di Bologna. Da oggi, venerdì 30 giugno 2017, questo luogo può essere sgomberato in qualsiasi momento dalla sua storica sede all’interno dell’ex mercato di via Fioravanti, nel quartiere della Bolognina.
Per sfidare questa decisione è stata organizzata una due giorni di festa “non convenzionale“, per venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio 2017, per far trovare lo stesso XM24, come si legge in una nota apparsa sulla pagina Facebook “pieno, di cose e persone libere“. Queste stesse cose e persone vengono descritte come “pezzi di puzzle che costituisce l’altra città che resiste“.
Una storia quella dell’XM 24 che, nei mesi scorsi, ha creato spaccature all’interno del PD bolognese. Noi, per avere una opinione sui fatti avvenuti e su quelli che potrebbero avvenire, abbiamo intervistato gli stessi attivisti dello spazio sociale della Bolognina.
1) Ci raccontate brevemente la storia dell’XM24? Quali sono le opportunità che una realtà come questa offre al capoluogo emiliano?
” L’esperienza di Xm 24 nasce nei primi mesi del 2002, in seguito al trasferimento negli attuali spazi di via Fioravanti 24 di un pluriverso di collettivi e singolarità che avevano occupato un ex-gazometro a ridosso del centro storico in occasione del vertice OCSE del giugno 2000. Sono i mesi immediatamente successivi alle giornate di Genova 2001 e negli spazi dismessi dell’exmercato ortofrutticolo della città si riversa e si manifesta la straordinaria pluralità e ricchezza di quel movimento. Nei suoi 15 anni di attività tanti collettivi, laboratori e progetti si strutturano e nel tempo si ridefiniscono, ma sempre all’insegna dell’autogestione e dell’autorganizzazione. Collocato all’interno di un quartiere popolare della città, la Bolognina, XM24 si pone immediatamente in un costante dialogo con un territorio in continua trasformazione e ne intercetta le linee carsiche che lo attraversano, dando voce e spazio alle tante realtà politiche, sociali e culturali del quartiere e della città che altrove non trovavano accoglienza. Nell’impossibilità di dare conto ai tanti e tante che hanno trovato casa e possibilità in XM24, possiamo solo ricordare la straordinaria assemblea cittadina del 8 febbraio 2017 organizzata in seguito alla comunicazione dell’amministrazione comunale di voler procedere con lo sgombero dello spazio: 1000 persone si presentano all’appuntamento esprimendo vicinanza, solidarietà e complicità con un’esperienza che dal basso si è sempre posta come spazio pubblico autogestito“.
2) Cosa succederà il prossimo 30 giugno? Con quali motivazioni hanno “chiesto” che l’XM24 venga sgomberato?
“Il 30 giugno è la data in cui l’amministrazione comunale ha ingiunto ad XM24 di lasciare lo spazio “libero da persone e cose”, senza mai addurre specifiche motivazioni rispetto a tale decisione e sottraendosi sistematicamente ad un confronto nel merito con l’assemblea di xm24. L’amministrazione ha tentato in tutti i modi di depoliticizzare la decisione di sgomberare lo spazio, ed è rimasta sorda alle tante e trasversali attestazioni di vicinanza e solidarietà che in questi lunghi 6 mesi si sono manifestate in città. Anche in questo caso si è evidenziata la distanza, sempre più profonda, tra l’altra città che resiste e il Palazzo. Tutte le esperienze di autogestione hanno colto immediatamente nella volontà espressa dall’amministrazione un attacco non solo e non tanto ad XM24, ma un’offensiva nei confronti di tutti coloro che esprimono una diversa idea di città rispetto a quella che si intende imporre, ad esempio con gli sgomberi delle case occupate e delle biblioteche autogestite, con le cariche operate dalla questura contro chi difende il proprio territorio dalle incursioni fasciste o la propria abitazione minacciata da uno sfratto esecutivo. Due città in questi mesi si sono mostrate nella loro plastica evidenza“.
3) Quale è stato il ruolo delle istituzioni cittadine nella vicenda? Se non sbaglio il PD locale si è anche spaccato tra contrari e pro a questo spazio sociale bolognese…..
” In questa vicenda che ha coinvolto xm24, un ruolo da primo attore è stato ricoperto dal PD locale. Se nei 15 anni precedenti gli attacchi ad xm24 di Lega, Forza Italia e altre realtà della destra cittadina sono stati sistematici e costantemente respinti, il dato emergente a livello locale in questi ultimi 6 mesi è la posizione del PD che si è allineato nei fatti e a parole a quanto richiesto e avanzato dall’arco di forze politiche del centro destra. Esulta il capogruppo di Fi, Marco Lisei: “Dopo anni di battaglie e raccolte firme, dopo anni nei quali ci dicevano che era un valore aggiunto per il quartiere, Merola manda lo sfratto all’Xm24. Alleluia”. Nelle ultime settimane le cronache locali hanno dato spazio allo scontro interno al PD che vede da un lato la giunta comunale che rivendica un’autonomia dal partito e la maggioranza del partito che vorrebbe una giunta del tutto allineata al partito (nella migliore tradizione locale!). In questo scontro interno hanno utilizzato anche XM24, dividendosi tra chi voleva uno sgombero immediato (maggioranza del partito) e chi una liberazione degli spazi posticipata di qualche mese (giunta). E’ evidente che né gli né gli altri hanno a cuore l’esperienza di xm ma la utilizzano nelle loro schermaglie interne“.
4) Ve lo aspettavate il sostegno ricevuto un pò da tutta Italia?
” In parte l’ampio sostegno a livello cittadino e nazionale ce lo aspettavamo, ma sicuramente non nelle dimensioni con cui si è poi manifestato. Sapevamo di avere condiviso in questi anni tanti percorsi e strade con tanti ed eravamo certi che li avremmo ritrovati al nostro fianco a difendere 15 anni di storia di autogestione e conflitto. Ma, e questo è il dato inedito e non previsto, abbiamo ricevuto la solidarietà e l’appoggio anche di tanti che non avevamo incrociato nel nostro percorso. Sono questi ultimi coloro che hanno colto la ricchezza plurale di quella nuvola relazione a geometria variabile che dentro ad xm24, per una strana e anche a noi incomprensibile alchimia, si è consolidata. Gli uni e gli altri hanno comunque colto e si sono riconosciuti nella potenza sovversiva dell’autogestione che XM ha sempre assunto come orizzonte di riferimento del proprio agire“.
5) Come volete portare avanti la vostra battaglia di resistenza contro lo sgombero che potrebbe arrivare dal 30 giugno in poi?
” Dopo il 30 giugno, la storia di XM24 evidentemente continua, e se ne saremo in grado con più forza e determinazione, sempre all’insegna dell’autogestione e dell’autorganizzazione. Progetti e laboratori continueranno le loro attività: non intendiamo farci soffocare da un dibattito infinito interno ad un partito allo sfascio che vorrebbe trascinarci nel proprio delirio. Al contempo non staremo a guardare inerti come se nulla stesse accadendo: per tutta l’estate (per la prima volta in 15 anni) lo spazio sarà attraversato da persone e cose. Ribadendo la nostra disponibilità ad un confronto politico nel merito qualora l’amministrazione si dimostrasse interessata a rivedere le posizioni assunte in questi mesi (cosa che ad oggi non è ancora accaduta), andiamo avanti con le nostre progettualità. Il 30 giugno e il 1 luglio ne sono una prima testimonianza“.
Attualmente autore presso “Oltremedia”, ho collaborato con “Linkursore”.
Mi interessa parlare dei lati più nascosti della mia città, ma anche della cultura e del mondo che mi circonda.
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