Missouri 4: intervista al tassista di Gazebo

Continua la conoscenza dei vari componenti della squadra di “Gazebo“, il programma di Diego Bianchi che va in onda su Rai Tre in seconda serata. Alcune settimane fa abbiamo avuto il piacere di intervistare l’anima rastafariana della trasmissione: Ras Santo, alias Marco Di Fabio.
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Pochi giorni fa, invece, abbiamo incontrato il tassista ” ufficiale” del programma: Mirko Matteucci, alias Missouri 4, nonchè, nell’ultimo periodo, direttore di quello che è conosciuto come “Tg Bello”. Anche a lui abbiamo fatto alcune domande su uno dei programmi più interessanti e seguiti del panorama televisivo italiano.
1) Quando hai iniziato la collaborazione col programma Gazebo diventandone il tassista “ ufficiale”?
“ E’ stato del tutto casuale perchè ho incontrato Diego ad un sciopero dei tassisti convocato a piazza Colonna contro il governo Monti. Lo vidi lì in mezzo a noi, ebbi un attimo di euforia e ci andai a scherzare. Lui fu molto carino e mi chiese subito il numero di telefono, ma lo chiese anche ad altri colleghi perchè stava lì per scrivere un pezzo sulle ragioni di quello sciopero. A quel punto io avevo il suo numero ed un giorno l’ho chiamato, dopo una puntata di “Tho Show Must Go Off”, per fargli i complimenti. Lui mi ringraziò e mi chiese dove stavo, io ero a Porta Pia a lavorare di pomeriggio. Disse inoltre che stava arrivando alla stazione Termini e mi chiese se lo andavo a prendere. Io andai e gli rilasciai una intervista per fargli vedere che vi erano tassisti e tassisti. Ognuno, infatti, fa questo lavoro come vuole, è abbastanza soggettivo. Siccome io lo faccio, con tanto cuore, iniziai questa intervista. Lui aveva già la telecamera in mano, se l’era portata dietro. Quando entrò nel taxi gli dissi che, ogni volta che un cliente saliva, mettevo sù il pezzo “Via Con Me” di Paolo Conte perchè è bella, perchè tutti si rilassano subito e capiscono che è un taxi diverso. D’altronde spesso mi calo nei panni di un vero e proprio “dj ad personam” e, a seconda di chi sale sul taxi, decido la canzone da mettere. Così iniziai a scherzare con Diego, un pò come fa lui durante le interviste. A fine corsa mi disse che quell’intervista gli era piaciuta e, se non avevo nulla in contrario, voleva metterla nella puntata seguente di “The Show Must Go Off”. Io diedi il mio assenso e la puntata ebbe un certo successo. Il mio pezzo era tra l’intervista a Daniele De Rossi in cui diceva a tutti che sarebbe rimasto a giocare a Roma, fatto che era un vero e proprio scoop, e il pezzo finale di Valerio Mastrandrea che interpretava uno psicologo mentre Diego era un finto tassista. Venne una cosa carina. Inoltre Diego, mentre faceva il suo tour estivo, vedeva che la gente apprezzava: una volta mi chiamò, mentre era in tour in giro per l’Italia, quando ero in servizio a Trastevere e mi disse che le persone più che di Daniele De Rossi e Valerio Mastrandrea gli chiedevano di me. Io ero molto felice e quasi non ci credevo; già quello era un motivo di grossa soddisfazione. Col passare del tempo tutto si è sviluppato semplicemente fino ad arrivare alla nostra collaborazione a “Gazebo”. Lui mi disse che mi avrebbe cambiato la vita, io sinceramente no ci credevo troppo e ci scherzavo sù rimanendo sempre con i piedi abbastanza attaccati a terra. Lui, però, è sempre stato di parola e questa nostra collaborazione, oggi, rappresenta un puro divertimento farlo per entrambi”.
2) Da dove viene il tuo soprannome Missouri 4?
” Da questa domanda si vede che non prendi i taxi. Questo, infatti, non è un soprannome ma una sigla perchè il mio radio-taxi si chiama “Radio Taxi Tevere” ed ha tutti nomi di fiumi. Come il 3570 , che è il più grande, ha tutti nomi delle città italiane, ad esempio Asti, Livorno, Fiuggi, e il 645 ha tutti i nomi delle capitali, ad esempio Parigi, Mosca, Vienna. Il fatto è, semplicemente, che quando io presi la licenza, quella che me la cedette si chiamava Missouri4. Devo ammettere che non sono mai stato un grande fan della politica americana, soprattutto all’epoca quando avevo 23 anni ed ero più arrabbiato, ci è stata la forte tentazione di andare a radio-taxi e farmi cambiare la sigla. Allo stesso tempo, però, mi rendevo conto che c’erano molti problemi più gravi e mi sentivo stupido a preoccuparmi per un fatto del genere e, quindi, decisi di tenere quella sigla perchè, evidentemente, doveva andare così. 14-15 anni dopo, quindi, questa sigla è diventata il mio soprannome durante le puntate di Gazebo“.
3) Il Tg Bello, una delle tue ultime trovate nel programma di Diego Bianchi, come è nato? Volevi provare un qualche cambiamento dopo anni di taxi poll?
” L’idea è nata perchè, come Mirko Matteucci, sentivo il bisogno della controinformazione più positiva contro ogni pessimismo. Inoltre, credo che col passare del tempo qualunque programma ha bisogno di un qualche tipo di cambiamento, nuove idee che devono venir fuori. Però, principalmente, il Tg Bello è nato dall’esigenza di dare alcune belle notizie, a volte anche filo governative. Inoltre, il fatto che questo tg riscuota molto successo mi dà tanta gioia“.
4) Qual’è il tuo rapporto con Zoro?
” Il nostro è un semplice rapporto d’amicizia, ci facciamo due risate ogni volta che ci vediamo. Inoltre, abbiamo parecchie cose in comune anche se siamo molto diversi. Però, ci sono tante cose che ci accomunano come la passione per la buona musica: a lui piace Ian Duri ad esempio come a me, a me piacciono i CCCP ed anche a lui; insomma tutto quello che è buona musica ci accomuna. Lui di musica conosce più di me ed io, in qualche modo, cerco di assecondarlo sempre. Credo che se il nostro fosse un semplice rapporto lavorativo non funzionerebbe, il nostro è proprio un rapporto semplice e quando ci vediamo stiamo sempre bene. Anche quando stiamo in taxi insieme o facciamo qualche viaggio il nostro intento è divertirci, sennò la cosa non funzionerebbe. Altro fattore importante, nel nostro rapporto, è l’improvvisazione che, da sempre, caratterizza le puntate di Gazebo: se una cosa va la prima volta ok, non è che ci rimettiamo a girarla finchè non viene perfetta“.
5) Progetti o sogni nel cassetto per il futuro ne hai?
” “Progetti per il futuro, l’estate si avvicina, vostro padre si rovina, ve porta a Terracina”, è una citazione di una canzone di Federico Salvatore che mi fa tanto ridere. Per quanto riguarda i progetti per il futuro è quello di fare bene il mio lavoro di tassista e dare una mano a questi ragazzi che ogni tanto possono avere bisogno. Però, oltre, non ho velleità. E’ pure tanto quello che faccio; continuo così alla ricerca della tranquillità e della felicità che non deve per forza essere legata al mondo dello spettacolo. Penso che la bellezza e la particolarità del mio personaggio è che è un personaggio vero, che ritrovi in mezzo alla città a lavorare e che ti fa ridere: un personaggio popolare che, difficilmente, si trova in qualche altra trasmissione. Io voglio rimanere una persona semplice. Ho conosciuto molta gente ricca e famosa e mi sembra che il denaro e la fama non siano direttamente proporzionali alla felicità“.