Controllo fumi caldaia e manutenzione: quando eseguirli per essere in regola
Effettuare un controllo periodico della caldaia è fondamentale per non avere brutte sorprese. L’intervento è obbligatorio ed è disciplinato dal DPR n.74 del 2013, e prevede appunto il controllo dei fumi caldaia e la sua manutenzione per verificarne il livello di efficienza energetica. Ecco quando eseguirli per essere in regola.
Come viene eseguito il controllo fumi della caldaia
Il controllo dei fumi viene effettuato analizzando le emissioni della caldaia. Nello specifico, viene fatto un prelievo del materiale di combustione allo scopo di misurarne il livello di inquinamento. Se questo livello risulta superiore ai limiti previsti dal regolamento bisogna necessariamente intervenire per mettere a posto la caldaia. Il controllo dei fumi della caldaia è un intervento importante sia per chi vi abita che per il possessore dell’immobile, infatti, consente di:
- Avere la certezza che l’impianto sia sempre efficiente
- Ridurre drasticamente le emissioni inquinanti
- Diminuire i consumi energetici
Una perfetta efficienza della caldaia e dell’impianto, come ci spiega il sito Interventi24.it dalle sue pagine, consente di produrre energia tale da rendere acqua calda sia per l’impianto di riscaldamento che per l’uso domestico. Ad ogni intervento di manutenzione il tecnico rilascia il cosiddetto bollino blu, che attesta appunto l’avvenuto controllo della caldaia.
Quando eseguire il controllo fumi caldaia
Sempre stando al Decreto del Presidente della Repubblica 74 del 16 aprile 2013, il controllo dei fumi della caldaia va eseguito in base al tipo di alimentazione e alla potenza dell’apparecchio. Nel dettaglio, il controllo dei fumi per essere in regola va eseguito:
- Una volta all’anno – riguarda gli impianti termici con potenza oltre i 100Kw e che sono alimentati con combustibile solido o liquido
- Una volta ogni due anni – riguarda gli impianti termici con potenza uguale o al di sotto dei 100Kw e alimentati con combustibile solido o liquido
- Una volta ogni due anni – riguarda gli impianti con potenza superiore ai 100Kw a GPL o metano
- Una volta ogni quattro anni – riguarda gli impianti con potenza uguale o al di sotto dei 100Kw a GPL o metano
E’ importante sottolineare che il controllo deve essere fatto obbligatoriamente anche quando si accende la caldaia per la prima volta e tutte le volte che viene effettuato un intervento che può avere ripercussioni sull’efficienza energetica dell’impianto.
Per quanto riguarda la manutenzione della caldaia va effettuata in base alle indicazioni fornite nella dichiarazione di conformità e tenendo conto della cadenza degli interventi eseguiti dall’installatore della caldaia. Ad eseguire la revisione deve essere tecnico specializzato autorizzato che deve rilasciare un documento attestante il funzionamento corretto dell’impianto.
Eccezioni per il controllo fumi caldaia e manutenzione
Le regole indicate nel DPR n. 74/2013 non sono applicabili per le Regioni Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Sicilia. Ecco quali sono le regole per queste regioni:
- Liguria – il controllo è ogni 4 anni per gli impianti con potenza compresa tra i 10 e i 35 kW e se la caldaia ha meno di 15 anni. E’ invece ogni due anni se ha oltre 15 anni
- Toscana – il controllo è ogni due anni per le caldaie oltre gli 8 anni e con potenza tra i 10 e i 35 kW
- Marche – il controllo è ogni quattro anni se la potenza della caldaia è compresa tra i 10 e i 100 kW
- Umbria – il controllo è ogni 4 anni per le caldaie con potenza compresa tra 10 e 100kW e di 2 anni per impianti con potenza superiore ai 100 kW
- Sicilia – il controllo è ogni 4 anni per gli impianti con potenza compresa tra i 10 e i 100 kW e ogni 2 anni per impianti superiori ai 100 kW.