Come fare link building

Come fare link building

Quando si tratta di rendere il tuo contenuto competitivo per i motori di ricerca, ci sono poche strategie performanti come le campagne di backlink.

In parole povere, questi collegamenti rappresentano il criterio di giudizio secondo cui i motori di ricerca determinano quanto il tuo sito web sia autorevole e, di conseguenza, se posizionarlo in prima pagina oppure no.

Prima di capire come fare link building in modo corretto, è bene ripassare le basi.

Che cos’è il link building?

 Di base, la link building (quella fatta bene) cerca di collegare determinati contenuti di un sito esterno alle pagine del tuo sito web tramite un link. Ovviamente ci sono diversi modi di fare ciò, alcuni assolutamente onesti e altri un po’ meno. Naturalmente, bisogna preferire sempre i primi perché bisogna incoraggiare gli utenti a creare link ai nostro contenuti perché questi sono di valore e possono procurare un vantaggio a entrambi.

Come funzionano i backlink? (L’importanza del link building)

Per capire come mai la link building è così importante, dobbiamo andare indietro nel tempo di almeno di una ventina di anni, arrivando alla nascita di Google.

Che tu ci creda o no, Big G. agli inizi del 2000 doveva competere con molti altri motori di ricerca, tutti popolari quanto lui (se non anche un po’ di più).

Naturalmente, Google puntava ad arrivare al top, ma come ci è arrivato?

Beh, Google ha fatto questo ragionamento: fornendo alle persone più risultati rilevanti per le loro query di ricerca, avrebbe potuto sbaragliare la concorrenza. Per questo motivo ha sviluppato maniere efficienti e creative per valutare i contenuti web, come selezionare una pagina web a seconda della qualità e della quantità dei link che portavano alla stessa.

Oggi questo procedimento suona scontato, ma agli albori del web le pratiche SEO non erano niente di più che qualche parola chiave su una pagina web, con inevitabili difetti come l’utilizzo esagerato di keywords.

Giudicare le pagine basandosi sui link era un’idea rivoluzionaria a quel tempo, soprattutto perché, al contrario delle pratiche di keyword stuffing e altri tipi di strategie Seo, era molto difficile manipolare un sistema basato sui link passando per vie traverse.

Gli utenti non si collegano ad altre pagine con facilità: il tuo contenuto deve piacere, essere considerato utile e, soprattutto, il tuo sito web dev’essere visto come una fonte autorevole e affidabile.

Ancora oggi, i backlink sono un metro di giudizio fondamentale per Google. In generale, i siti che si posizionano nei primi risultati di ricerca vantano un gran numero di backlink da fonti di qualità.

Quali sono i backlink migliori da utilizzare in una campagna SEO?

Come potrai immaginare, non tutti i backlink si equivalgono: ci sono diverse tipologie di link che puoi ottenere: puoi utilizzare link da siti spam che hanno come unico obiettivo la creazione di una rete di backlink o puoi ottenere collegamenti a siti web ben conosciuti e di valore come, ad esempio, la repubblica.it.

Inoltre, Google tende ad assegnare una priorità seguendo un criterio a metà fra la quantità di backlink in entrata e la qualità degli stessi, anche se questo aspetto si sta ancora sviluppando. In ogni caso, oggi più che mai, i link sono fondamentali.

Per esempio, facciamo finta che io stia gestendo un blog di calcio.

Tutto quello che scrivo è incentrato su questo sport, quindi a livello di contenuto è l’unico contenuto rilevante per una determinata audience.

Quindi, possiamo dire che un solo backlink da repubblica.it non cambierebbe il mio ranking in maniera evidente perché ci sono troppi fattori da considerare: per quello che ne sa Google, potrei aver comprato il link o “barato” per ottenerlo.

Google è sempre alla ricerca di segnali che attestino che il tuo contenuto sia potenzialmente di alta qualità, in poche parole, desidera accertarsi che il tuo articolo sia veramente utile per i lettori.

Quindi, potresti anche cercare un link da repubblica.it, ma sarebbe meglio concentrarsi su siti più competenti come corrieredellosport.it o gazzetta.it, due risorse importantissime per chi cerca informazioni sul calcio.

Un link da un sito non in relazione ai temi trattati dal tuo sito web, come un negozio di giocattoli o un blog sulla pizza, non avrebbe la stessa qualità perché non si rivolgono a quella stessa audience. In questo caso, meglio avere 20 link da siti autorevoli che 100 da fonti mediocri.

Come si può misurare la qualità di un link?

Adesso che conosci l’importanza dei backlink di qualità, potresti chiederti “c’è un modo di misurare con accuratezza la qualità di un link?”

A dire il vero sì.

Moz.com ha sviluppato un algoritmo che assegna un punteggio da 1 a 100 conosciuto come “Domain Authority”, ovvero l’autorità del dominio di un sito web. Questo rappresenta una previsione del ranking di un sito nella sua interezza, mentre un altro mezzo di Moz.com, chiamato Page Authority, misura il ranking di una specifica pagina.

Andando sull’Open Site Explorer di Moz.com la Domain Authority non cambierà. Ma, se passi da una pagina all’altra, noterai delle variazioni della Page Authority.

Moz non ha rivelato i dettagli su come l’algoritmo stabilisce esattamente ogni punteggio, in quanto si tratta del loro “ingrediente segreto”. In ogni caso, si tratta di una buona metrica per capire la qualità generale di una pagina web. Anche altri strumenti a pagamento come SEMRush e Ahrefs, hanno dei propri metri di giudizio da 1 a 100.

Purtroppo l’algoritmo di Moz non si occupa della rilevanza, quindi non ti può dire quanto un sito sia rilevante per l’argomento specifico che stai trattando, ma almeno ti potrà dare un’idea generale di quanto ogni backlink proveniente da una pagina specifica sia valido.

Le 3 tattiche migliori per fare un link building ad alto impatto

 Le strategie di link building sono moltissime, ma se sei alle prime armi ti conviene concentrarti su quelle più impattanti che permettono di raggiungere risultati validi senza risultare troppo complicate da implementare. Approfondiamole insieme.

Menzioni non linkate

Questa tattica rappresenta la base della costruzione di un efficace sistema di backlink, ed è talmente semplice che spesso viene erroneamente scartata.

Si basa sul presupposto che tu abbia un marchio o una compagnia che viene citata abbastanza spesso sul web. Ci sono strumenti come Ahrefs, Google Alert o Buzzsumo che scandagliano il web per trovare menzioni di una compagnia o un brand per poi consegnare una specie di resoconto che mostra chi parla di te e soprattutto come ne parla!

Molto spesso, i siti citano una persona o una compagnia senza linkarli. Si può dire che è colpa della pigrizia o della sbadatezza ma c’è anche chi, almeno all’inizio, non ha intenzione di linkare le sue menzioni al diretto interessato.

È per questo motivo che spetta a te contattarli (puoi utilizzare strumenti come Hunter.io per procurarti il loro indirizzo mail).

Se ottieni il link, fantastico! Ma se non riesci la prima volta, ritenta!

Usa il buonsenso per non rinunciare subito a contattare il sito o, al contrario, risultare troppo insistente: di solito una mail sola non basta, ma provare più di 5 volte significa essere noiosi.

In generale, l’esito di questo metodo si aggira intorno al 5%. Ciò significa che se hai contattato diversi individui, almeno 100 volte e sai quello che stai facendo, cinque di loro probabilmente diranno di sì. Noterai che la link building molto spesso non è affatto semplice, o comunque non immediata: per questo motivo puoi variare il contenuto delle tue mail e vedere se riesci a velocizzare il tutto, o a essere più convincente.

Broken Link Building (alla ricerca dei link rotti della rete)

La Broken Link Building consiste essenzialmente nel cercare delle pagine sui siti web da cui desideri backlink, scegliendo quelle con un broken link, ovvero un collegamento che non funziona più, e poi contattare il proprietario proponendo una sostituzione.

Ci sono molti motivi per cui un collegamento può essere interrotto e, anche se hai un sito web di dimensioni moderate, prima o poi succederà. Le pagine web durante la loro esistenza vengono spostate, diventano obsolete o possono essere eliminate: insomma, ci si deve aspettare di tutto.

Un collegamento interrotto rappresenta una grande opportunità per acquisire un backlink per il tuo sito web. Ritorniamo con il nostro esempio del blog di calcio. Supponiamo che ci sia un sito di calcio che ha un link interrotto su una pagina del suo dominio che potrebbe riguardare un argomento tipo “Le 10 migliori partite di calcio del secolo” con link appositi a ciascun blogger di riferimento.

Forse uno dei blogger ha smesso di aggiornare il proprio sito per qualche ragione e lo ha chiuso. Quel dominio non esiste più, ma il blogger proprietario che ha scelto di linkare il collega non aggiorna i link: ha troppe cose da fare e nuovi articoli da scrivere per notare l’interruzione.

È proprio in questo caso che devi contattare il blogger originale, facendo notare il collegamento interrotto e che il tuo sito ha proprio il contenuto perfetto per il suo blog per sostituire il vecchio articolo. In questo modo convincerai il blogger a sostituire il broken link con un collegamento al tuo sito: ricorda che un backlink funzionante in più rappresenta un vantaggio agli occhi di Google!

Un inconveniente che spesso si incontra seguendo questo tipo di strategia è rappresentato dalla tua rilevanza. Può essere che il proprietario di un sito non abbia mai sentito parlare di te o che l’articolo a richiedi di collegarti non sia poi così pertinente. È anche possibile che il blogger ti ringrazi per averlo avvisato di quel collegamento interrotto, ma concretamente non ti ricollegheranno anche se i tuoi contenuti sono tutto sommato buoni.

Non temere! A volte, i gestori di un sito web ti saranno grati per aver pensato a loro, impiegando tempo prezioso per avvisarli, e saranno molto più propensi a collegarti al loro sito. Inoltre, la tua proposta cadrà come manna dal cielo, nel senso che non dovranno compiere ricerche per sostituire il broken link con nuovi contenuti.

Ora che abbiamo imparato due strategie semplici ma efficaci affrontiamo la terza, più intensa.

Ottenere i link della concorrenza

Questa strategia per costruire backlink non è come le altre che abbiamo già visto: infatti sfrutta direttamente la concorrenza, convincendo i competitor a collegarti al loro sito.

Torniamo al nostro sito di calcio.  Mettiamo che esista un altro sito di calcio sul web talmente popolare da piazzarsi al primo posto quando cerchiamo keywords o frasi rilevanti per questo sport: insomma, un fuoriclasse del settore. Come può il nostro sito o blog in crescita competere con una presenza così dominante?

La risposta: battendolo al suo stesso gioco. Cerca articoli su quel dominio che potrebbero non essere più accurati o pertinenti, e poi mettiti in contatto con il sito o con il blog per proporre collegamenti ai tuoi contenuti.

Più facile a dirsi che a farsi, vero? Come puoi convincere qualcuno con un’autorità già largamente riconosciuta su una determinata parola chiave o una frase di ricerca? In realtà, ti stupirebbe sapere quanti contenuti di basso livello riescono comunque a classificarsi con successo in cima alla lista di Google: d’altronde, c’è sempre tempo per migliorarti.

Il modo più semplice per aggiudicarti un posto fra le file dei competitor è creare un articolo oggettivamente migliore di un contenuto più datato sul dominio del competitor, che sarà il tuo asso nella manica quando dovrai metterti in contatto con lui.

Per esempio, potresti scrivere “Ehi, ho notato che l’articolo sui benefici dell’allenamento di calcio non è più aggiornato ed è diventato obsoleto. Per questo motivo ho scritto un contenuto più valido basandomi su notizie recenti” e via dicendo.

Applica questa strategia a più competitor, e segui gli stessi passi delle tecniche di costruzione backlink precedenti, ottenendo i contatti tramite Hunter.io e gli altri mezzi sopra menzionati.

Ricorda, questa strategia può essere più efficace di altre poiché i tuoi competitor hanno già dimostrato di essere disposti a fornire collegamenti ad altre risorse, quindi basterà convincerli del perché gli convenga scegliere proprio i tuoi contenuti, e non perché dovrebbero collegarsi a contenuti esterni in primo luogo.

 Come tenere traccia del tuo backlink

Se per tenere traccia di tutti i tuoi sforzi di sensibilizzazione sui backlink non utilizzerai una tecnica efficiente, ti si potrebbe creare in testa una confusione inimmaginabile: rischieresti di dimenticare chi hai contattato, chi ha accettato di collaborare e chi no, oppure quali sono i domini ideali per iniziare con le campagne di backlink.

Niente panico: puoi utilizzare un semplice foglio di calcolo per registrare i tuoi progressi creando una scheda per ciascuna delle tre strategie presentate in questo articolo, per poi registrare chi hai contattato, l’URL del loro sito o blog e il tipo di risultati hai ottenuto.

Questo foglio ti aiuterà ad assicurarti di non contattare per errore la stessa persona più volte, monitorando allo stesso tempo i progressi compiuti per l’ottenimento di link e, soprattutto, a quale sito web sono legati.

Insomma, non è necessario compilare chissà quale foglio di lavoro con informazioni superflue, anzi: potresti ritrovarti con un documento talmente intricato da risultare illeggibile.

Conclusione

Spero che questo articolo ti sia servito per imparare alcune tattiche efficaci su come creare una buona link building. Come puoi vedere, costruire backlink è solo questione di comprendere il concetto fondamentale di outreach, ovvero mettersi contatto di una persona o di un brand, e variarlo un po’ per adattarlo a ogni situazione, ottenendo risultati migliori di volta in volta. Ricorda solo che il backlink outreach non è uno sforzo da compiere solo una volta, ma è anzi un processo continuo dove tu contatti e ricontatti i diretti interessati per mantenere vivo il loro interesse.