Campanelli, storia e significati
Se cerchiamo la definizione sul dizionario abbiamo svariate opzioni. Come consiglia la parola è un diminutivo di campana, ed esso durante i secoli ha appreso connotati differenti tra cui:
- Piccolo strumento a forma di campana che si suona agitandolo, o tirando una cordicella:
- Strumento musicale formato da una tastiera che agisce su una serie di campanelli accordati cromaticamente; è detto anche carillon;
- elettrico, apparecchio di segnalazione composto di una campana metallica sulla quale un martelletto mosso da uno o più elettromagneti batte dei rapidi colpi;
- d’allarme, quello predisposto per segnalare un grave pericolo;
- Sistema di suoneria usato dal mossiere delle gare di trotto per dare il segnale della partenza;
- Taglio di carne, nel quarto posteriore del bove macellato.
Ma da dove ha avuto inizio tutto ciò? Dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo, in un’epoca dove possedere un maggiordomo o degli inservienti era simbolo di nobiltà e benessere. Tutto ebbe origine nel lontano 1744, durante il periodo vittoriano, dove vennero inventati i campanelli.
Prima di questa invenzione, i servitori dovevano attendere fuori dalle stanze dei loro datori di lavoro o indugiare modestamente dietro le quinte degli alloggi familiari, aspettando gli ordini. Questo era considerato inefficiente e invadente. L’innovativo sistema di campanelli aumentava quindi la privacy e significava che i servitori potevano rimanere nei loro alloggi in attesa di essere convocati. Il nuovo servizio diventò una cosa molto comune in questa epoca.
I primi campanelli erano meccanici, si attivavano tramite un cavo collegato ad una campana in miniatura. Questi sistemi vennero utilizzati non solo all’interno delle case, ma anche al loro esterno per poter segnalare la presenza di qualcuno davanti alle porte d’entrata. Sarà poi, nel 1800, che questo meccanismo viene perfezionato ed elettrificato, tanto che agli inizi del ‘900 i campanelli elettrici rappresentano la normalità.
Ai giorni d’oggi sono diventati parte integrante dell’arredo, un tocco in più fuori dalle porte di casa o degli uffici. Essi hanno la funzione, non solo di annunciare l’arrivo di qualcuno, ma di esaltare il carattere che vige oltre le mura.
È fuori ogni discussione, quando si va in un posto, specialmente se si tratta di un qualsiasi ufficio, il campanello risalta agli occhi, è quella cosa che per forza si utilizza e si nota. Per questo è importante non sottovalutare la scelta e prendersi qualche secondo in più per trovare la soluzione più adatta a noi.
Se si tratta di un campanello da casa ci si può sbizzarrire nelle forme più varie, come possiamo vedere su questo sito https://www.grarivadossi.com/categoria-prodotto/complementiarredo/campanelli/, ma non solo, si trovano soluzioni professionali anche per uffici, con una selezione di finiture che vi permetteranno di armonizzare e dare un tocco di voi in ogni realtà che vi rappresenta.
Personalizzare il proprio ingresso è un biglietto da visita al quale non si può rinunciare, racconta di voi e del vostro modo d’essere, è la prima impressione che date a chiunque passi davanti alla vostra soglia, è l’inizio dell’avventura che segna il viaggio verso la nostra amatissima dimora.