Bonus Caldaie 2020: che cos’è e come richiederlo

Bonus Caldaie 2020: che cos’è e come richiederlo

Per il 2020 l’Econonus si arricchisce di un altro importante contributo previsto dalla legge di bilancio. La detrazione approvata con l’ultima manovra fiscale questa volta riguarda le caldaie e l’impianto di riscaldamento domestico.

Grazie al Bonus Caldaia 2020 chi desidera cambiare la propria vecchia caldaia con una più efficiente potrà usufruire di un consistente sgravo fiscale.

Cosa prevede il Bonus Caldaia 2020?

Con questo bonus è possibile usufruire di incentivi diversi in base al tipo di efficienza energetica della caldaia e delle valvole termostatiche installate. Ecco le detrazioni fiscali possibili.

  • Si ha diritto ad una detrazione del 50% della spesa sostenuta se l’intervento riguarda solamente l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A.
  • La detrazione sale al 65% se l’intervento riguarda l’installazione della caldaia a condensazione e di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII (o impianti dotati di apparecchi ibridi con sistema a pompa di calore e caldaia a condensazione).
  • Una detrazione del 110% è prevista nel caso in cui l’installazione di una caldaia classe A sia abbinata ad uno degli interventi trainanti previsti dall’Ecobonus, tra cui gli interventi di isolamento termico.

Per l’installazione di modelli di caldaie inferiori alla classe A non è prevista alcuna detrazione fiscale.

Le spese ammesse al beneficio fiscale sono:

  • smontaggio della caldaia da sostituire;
  • acquisto e posa della nuova caldaia tramite un esperto in assistenza caldaie;
  • eventuali opere murarie;
  • prestazioni professionali per sopralluoghi e modalità di intervento

Chi può usufruire del bonus caldaia?

Innanzitutto, per poter usufruire del bonus, alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere esistente, accatastato o con richiesta di accatastamento in corso.

È necessario inoltre essere in regola con il pagamento di eventuali tributi sull’immobile e l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento.

Possono richiedere il bonus caldaia non soltanto gli effetti proprietari, ma anche chi gode legittimamente dei diritti della proprietà, come affittuari e usufruttuari.

A beneficiarne saranno anche gli imprenditori individuali, i soci di cooperative divise e indivise, i soci di società di persone e partecipanti ad imprese familiari.

Per poter usufruire del rimborso, le spese dell’Ecobonus devono essere interamente sostenute entro il 31 dicembre 2020. Diverso il discorso per il Superbonus 110%, che viene esteso fino al 30 giugno 2022 per gli interventi di miglioramento energetico nel campo dell’edilizia popolare, come ad esempio la sostituzione degli infissi, o l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Come avviene la detrazione?

La detrazione potrà essere richiesta attraverso due modalità:

  • Dichiarando la spesa sostenuta sulla dichiarazione dei redditi, che in questo caso sarà ripartita in dieci rate di uguale importo, da detrarre a partire dalla dichiarazione 2022.
  • In alternativa, l’agevolazione può essere ceduta all’installatore, che dovrà garantire uno sconto di pari importo sulla spesa sostenuta.

Ne consegue che la caldaia non può essere pagata in contanti, ma solo tramite bonifico bancario e postale: unica modalità ammessa per poter presentare la ricevuta di pagamento.

Oltre alla ricevuta è necessario fornire, al momento della richiesta Bonus Caldaia 2020, la perizia fornita da un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici della caldaia e il conseguente miglioramento energetico, oltre alla certificazione del produttore della caldaia e delle valvole termostatiche.

Il tetto di spesa detraibile per ogni immobile ammonta a 30.000€. Il pagamento previsto per la sostituzione della caldaia deve essere effettuato entro 90 giorni dal termine dei lavori.

Una volta effettuato il pagamento, occorre mandare l’opportunità documentazione all’Enea comunicando la spesa sostenuta e le caratteristiche dell’impianto. Nella richiesta da inoltrare all’Enea bisogna indicare:

  • Causale di versamento;
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • La partita IVA o il codice fiscale del beneficiario del pagamento;
  • I dati relativi alla fattura (come numero e data).

Va tenuto conto che, nel caso in cui l’importo da detrarre sia maggiore dell’importo IRPEF da versare, il contribuente non potrà in alcun modo riportare l’eccedenza all’anno successivo o chiederne il rimborso.

Sul sito dell’ENEA, sono riportate tutte le modalità per adempiere in maniera corretta alla richiesta del Bonus Caldaia 2020.