Aprire un’attività: cosa sapere e i passaggi fondamentali da compiere

Aprire un’attività: cosa sapere e i passaggi fondamentali da compiere

Hai intenzione di aprire un’attività ma non sai come muoverti?

In questo articolo ti aiuteremo a capire quali sono i passi necessari per realizzare il tuo sogno, cosa fare durante la fase iniziale della tua attività e come affrontare tutto l’iter burocratico e iniziare la tua nuova avvenutra nel miglior modo possibile.

Cosa sapere prima di iniziare

Per poter iniziare la propria attività è importante seguire una serie di regole che possono farti partire con il piede giusto.

Ecco dei suggerimenti che troppo spesso vengono sottovalutati o, ancora peggio, ignorati da chi decide di avviare la propria attività:

  • Cerca i clienti ancora prima di avviare l’attività, creandoti una rete di contatti che potranno risultare molto utili quando inizierai l’attività
  • Realizza un business plan, fondamentale per non perdere né tempo né denaro
  • Non avere timore di chiedere aiuto sia a conoscenti che ad esperti. Chiarire ogni dubbio in questa fase è fondamentale.
  • Assicurati di avere abbastanza denaro prima di iniziare. Se non ne hai a sufficienza per far partire il tuo progetto, trova altre soluzioni come ad esempio un prestito in banca, oppure metodi innovativi come il crowfunding o il peer to peer lending (se non ne hai mai sentito parlare, puoi scoprire maggiori dettagli su p2plending.net)

Iter Burocratico da seguire

Anche se la vogliamo evitare a tutti i costi, la burocrazia è inevitabile e, già a partire dalle primissime fasi dell’avviamento della tua attività, dovrai tenerne conto.

Meglio quindi farlo con tutti gli strumenti e le conoscenze adeguate al caso.

Il primo passo fondamentale è innanzitutto avere tutti i requisiti morali necessari.

Per legge infatti non è possibile avviare un’attività se:

  • Sei stato condannato per un delitto non colposo
  • Sei sottoposto a norme restrittive
  • Sei sottoposto a sorveglianza speciale
  • Hai già dichiarato fallimento

Se non rientri in nessuna di queste categorie potrai avviare tranquillamente la tua attività e iniziare dunque a chiedere tutte le autorizzazioni necessarie.

Nella grande maggioranza dei casi, il primo passo che devi fare per aprire la tua attività è quello di trovare il locale. Dovrai quindi recarti negli uffici del comune e controllare se e quali zone sono poste a restrizioni o comunque per avere informazioni su particolari requisiti da rispettare.

Inoltre dovrai presentare la Dia, ovvero la dichiarazione di inizio attività, e la Scia, cioè la segnalazione certificata di inizio attività. Quest’ultima la dovrai consegnare all’inizio dell’attività presso lo sportello Suap (sportello unico attività produttive). Nei 60 giorni successivi la pubblica amministrazione verificherà i requisiti morali, professionali e oggettivi.

Il locale dovrà necessariamente avere determinati requisiti strutturali in particolare:

  • Deve essere agibile e abitabile
  • Deve avere gli impianti a norma
  • Deve avere una corretta destinazione commerciale
  • Deve essere sottoposto a valutazione inquinamento acustico e valutazione antincendio

A questo punto sarà necessario adempiere tutta la documentazione burocratica. Attraverso la comunicazione unica, in vigore dal 2010, potrai fare tutto con una sola pratica.

In particolare dovrai seguire i seguenti passaggi:

  • Aprire la partita IVA rivolgendosi alla Camera di Commercio
  • Richiedere il codice Ateco, che varierà a seconda del tipo di attività
  • Iscrizione all’Inail, ovvero l’assicurazione sul lavoro contro gli infortuni e malattie
  • Iscrizione all’INPS
  • Richiesta di iscrizione al registro delle imprese
  • Scegliere quale regime fiscale adottare

In quest’ultimo caso dovrai valutare anticipatamente il fatturato che potrai raggiungere.

Se la tua attività sarà di tipo alimentare dovrai richiedere anche l’iscrizione al registro esercenti di commercio e l’attestato del corso di formazione sull’igiene e sulla normativa che regola la conservazione dei cibi. Dovrai poi trasmettere tutte le pratiche al Registro delle Imprese che smisterà la documentazione all’ente competente.